anno2026CategoriaDocumentarioDurata78'RegistaFederico CAMMARATA, Filippo FOSCARINIDistribuzioneLuminaliaProduttoreStefano CentiniSinossiSulla soglia della foresta, presenze umane si raccolgono attorno al fuoco mentre in lontananza riecheggiano colpi d’arma da fuoco. Un muro di metallo segna l’inizio dell’Europa. Un clan di passeurs afgani attende chi deve attraversare il confine, muovendosi nel labirinto di una notte senza fine. Il film nasce dalla foresta come spazio reale e immaginario, luogo di spaesamento e trasformazione, barriera e rifugio insieme. Qui le forme si dissolvono ed emergono le voci dei passeurs che avanzano nel buio. Cinema del reale e teatro si intrecciano in un dialogo fra ciò che appare e ciò che resta nascosto. Il buio che invade il fotogramma è condizione esistenziale: paura, desiderio, invisibilità politica. La rotta balcanica rimane ai margini dell’inquadratura: il film tenta di farla entrare senza mostrarla. Alla logica dell’indagine istituzionale opponiamo una contro-investigazione poetica, che genera ascolto. La foresta è la nostra barca, il cinema il nostro attraversamento.