Sinossi |
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Mario Mieli attraversa gli anni 70 diventando un punto di riferimento per il nascente movimento gay italiano, dalla prima manifestazione contro il congresso di sessuologia di Sanremo nel 1972 alla nascita del "Fuori!", diventando ben presto una figura carismatica. Mario è un intellettuale raffinato, saggista e attore, che pubblica il suo libro sulla sessualità da Einaudi e viene intervistato dalla televisione, ma mostra anche i primi segni di uno squilibrio psichico, che portano i genitori a farlo ricoverare in una clinica psichiatrica. Lo seguiamo nelle grandi manifestazioni dei giovani al Parco Lambro e in piazza a Bologna, ma anche nella vita privata: l'amore agitato per il giovanissimo Umberto, il fascino per l'esoterismo, la scrittura di un romanzo autobiografico che agita la ricca famiglia borghese. Dopo aver strappato il contratto con la casa editrice, Mario si uccide: non ha ancora compiuto 31 anni. |