Sinossi |
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Nel 1919, alla fine della Grande Guerra, don Giovanni Minzoni torna alla sua parrocchia ad Argenta, in provincia di Ferrara, per tentare di riorganizzare la vita sociale e culturale della comunità, cercando di aggregare nel vecchio ricreatorio i ragazzi dispersi nelle campagne. I socialisti, cappeggiati da Natale Gaiba, assessore comunale, dimostrano apertamente il loro disprezzo nei confronti della Chiesa e di quel prete. Ma proprio quando i rapporti con i socialisti sembrano prendere la piega della comprensione e della collaborazione,
un'altra forza politica, moderna e inaspettata, fa il suo ingresso nella storia e in quel piccolo paese emiliano. Il fascismo sta prendendo piede nelle città e nella campagne di tutta Italia, e anche ad Argenta iniziano i primi tumulti, le prime aggressioni, che sfoceranno nell'uccisione prima di Natale Gaiba e poi di don Minzoni, facendolo diventare simbolo di libertà. |