Sinossi |
Il benessere e la prosperità della comunità mineraria di
Cabernardi, e del territorio circostante, vengono interrotti dalla
decisione di chiudere il bacino solfifero da parte della società
concessionaria.
Nel 1952 la Montecatini annuncia il licenziamento di, circa, 860
minatori per esaurimento dello zolfo. Così, il 28 maggio 1952, un
vagone proveniente dall'esterno con la scritta "Coppi maglia
gialla", dà il segnale di inizio occupazione e protesta.
Adamo è uno degli occupanti, ma dopo quaranta giorni di
permanenza a cinquecento metri sottoterra, si trova costretto
ad emigrare insieme a sua moglie Iole, lasciando per sempre la
propria casa, il proprio paese e il proprio caschetto in quel luogo
così tanto amato e odiato che l'aveva portato ad essere un
"signore", così come successe a tanti altri suoi compagni di
lavoro. |