ACCADEMIA DEL CINEMA ITALIANO
PREMI DAVID DI DONATELLO

NEWS 100 autori


Riportiamo con piacere il comunicato stampa dei 100 autori - Associazione dell'autorialità cinetelevisiva del 18 dicembre 2018

Cari Soci,
siamo lieti di presentarvi la riforma dei David di Donatello alla quale il nostro consigliere Edoardo De Angelis ha preso parte in rappresentanza dei 100autori e che ci sembra abbia accolto tutte le istanze dell'associazione.

Tale riforma ha compiuto l'importante atto di ricostituzione ex-novo dell'intera giuria al fine di snellirne il numero di giurati e renderla maggiormente rappresentativa dell'intera filiera del cinema, nell'ottica dell'equilibrio di genere e del rinnovamento.

Ogni riforma è migliorabile e questa non fa eccezione, ma ci teniamo a farvi notare che un risultato concreto della nostra attività consiste nell'avere introdotto, tra l'altro, il diritto agli sceneggiatori di votare già al primo turno per tutte le categorie, al pari di registi e produttori.

Gran parte del merito va a Piera Detassis, nuovo Presidente e Direttore Artistico dell'Accademia del Cinema Italiano e dei Premi dallo scorso anno. Abbiamo intrapreso, insieme a lei, la strada di un rinnovamento vero che riconosce forza e centralità al cinema e a tutte le professionalità del settore, con particolare attenzione agli autori.

Al seguente link potete consultare il nuovo regolamento ufficiale (https://www.daviddidonatello.it/accademia/regolamento-giuria.php)

Proviamo a riassumere in maniera sintetica il contenuto della riforma:
al primo turno di votazione candidati e vincitori di David appartenenti alle categorie di registi, produttori e sceneggiatori voteranno per tutte le categorie in concorso (su proposta dei 100autori) mentre i candidati e vincitori di David appartenenti alle altre categorie (direttori della fotografia, costumisti, scenografi, fonici etc) voteranno per le categorie principali ovvero miglior film, miglior regista, miglior regista esordiente, miglior attore/attrice protagonista e non protagonista, miglior film straniero, miglior documentario;
i giurati non appartenenti alle categorie che prevedono l'assegnazione del David di Donatello voteranno per le categorie principali;
al secondo turno di votazione, una volta formate le cinquine, tutti i membri della giuria voteranno per tutte le categorie in concorso.
Nasce il David dello Spettatore che verrà assegnato al film che avrà raccolto nell'anno il maggior numero di spettatori.
Per i documentari, abbiamo chiesto e ottenuto che venisse istituita una commissione di preselezione dei progetti realizzati in Italia, che parteciperanno alla competizione.
GIURIE:
Fatta salva la lista di candidati e vincitori del premio in passato (1165 membri), la restante parte della giuria è stata riformata applicando il principio di rappresentanza di esponenti del settore cinematografico che non possono essere candidati in assenza di una categoria specifica di riferimento (giornalisti, distributori, venditori, direttori di festival, critici) ed il numero di questi giurati è stato ridotto da 983 a 383. Ogni esponente del settore, per quanto autorevole, che abbia la possibilità perché ancora in attività di essere candidato o di vincere un David è stato escluso per rispetto a detto principio e alla professionalità di tanti colleghi di indubbio valore ma, in quanto non candidati, assenti dalla lista.
Meno di dieci eccezioni sono state fatte a tale principio, considerando l'età e la portata storica di alcune carriere. Ad esempio, Dario Argento, pur non essendo mai stato candidato, si è ritenuto che dovesse far parte ugualmente della giuria.
Durante le riunioni del consiglio direttivo dei David, come riferito da De Angelis interpretando il mandato conferitogli da questo cd, non abbiamo mai difeso alcun nome specifico, ma esclusivamente i principi condivisi e vigilato affinché non ci fossero "refusi" .

È comprensibile che qualcuno oggi possa sentirsi escluso ma, aldilà della valutazione sui singoli nomi, è importante non perdere di vista il quadro generale di questo passaggio, cioè la riuscita di una modifica statutaria che pone le basi di un David di Donatello sempre più prestigioso e rappresentativo del cinema italiano.

Grazie a tutti
Il Consiglio direttivo 100autori