Sinossi |
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Un palazzo storico, austero e bellissimo, è ripreso in una giornata qualunque. In un
progredirsi di avvenimenti, vediamo compiersi una concitata aggressione urbanistica
all'edificio. Il palazzo diventa irriconoscibile, viene sfigurato, profanato, violentato. Gli
uomini penetrano tra le sue mura, depredano la sua bellezza, la sua eleganza, fanno a gara
ad appropriarsi dei suoi spazi, senza nessun rispetto.
I passanti assistono inermi: un'aggressione tollerata, dunque accettata.
Il palazzo è impersonificato da una donna, la sua voce, a tratti udibile, è flebile, sofferente e
totalmente inascoltata dai passanti.
Il fenomeno della violenza contro le donne sembra essere invisibile, perdura nel tempo,
provoca vittime ma nessuno se ne cura. La figura della donna è minacciata costantemente,
un delitto che avviene sotto gli occhi di tutti, al pari dello scempio contro il patrimonio
artistico e architettonico delle grandi città.
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