Sinossi |
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Nell'epoca delle fake news il cortometraggio ricorre al linguaggio dei vecchi cinegiornali per raccontare come finto documentario, la provincia metafisica della piccola Luino, al confine con la Svizzera, tra i velluti delle case chiuse, i tavoli da gioco e le braci di un perbenismo arso dalla disillusione. Lo spirito paesano, sospeso tra impossibilità di partire e impossibilità di restare, affronta il dramma di quando gli italiani erano i migranti. La vicenda è filtrata attraverso lo sguardo di Bernardino, un solitario.
Ci siamo dimenticati di quando i migranti eravamo noi, quella memoria l'abbiamo cancellata. Eppure dal 1860 più di 30 milioni di italiani sono emigrati. Dal '46 al '68 solo in
svizzera ne arrivarono due milioni. Vivevamo nelle baracche, ai margini delle città, vicino ai cantieri, lontano dai quartieri borghesi. Quando i migranti eravamo noi, c'era qualcuno che voleva cacciarci via, perché "prima gli svizzeri". |