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accademia del cinema italiano - David di Donatello


I CORTOMETRAGGI CHE HANNO VINTO IL PREMIO DAVID DI DONATELLO

37°4 S (trailer) di Adriano Valerio - premio miglior cortometraggio 2014
Nick e Anne, due adolescenti che si conoscono da sempre e che sono innamorati. Ma ora Anne ha deciso di andare a studiare a 6125 miles.
L'Esecuzione di Enrico Iannaccone - premio miglior cortometraggio 2013
Un giovane malavitoso sembra non essere affatto in pena per la madre malata. Un processo di redenzione forzata lo porterà ad agire in modo meccanico ed estremo.
Dell'ammazzare il maiale di Simone Massi - premio miglior cortometraggio 2012
Ai primi di gennaio gli uomini entrano nella casa del maiale e lo legano per il muso. Ci vogliono otto uomini, e una corda e una lama affilata perché fuori il mattino è freddo e l'animale non ne vuole sapere di uscire. L'animale non capisce mai l'uomo, lo guarda con sgomento; la bestia è stupida e prova per il suo assassino una pietà sincera e profonda.
Jody delle giostre di Adriano Sforzi - premio miglior cortometraggio 2011
Jody ha sette anni, vive come un pilota di autoscontro in una casa di legno con le ruote. La famiglia gira l'Italia con una giostra e lui cresce con la voglia matta di diventare un giostraio.
Passing Time di Laura Bispuri - premio miglior cortometraggio 2010
In una vecchia fattoria il silenzio opprime l'animo di Chiara che cerca di elaborare il lutto per la morte dell'amatissimo nonno.
L'arbitro di Paolo Zucca - premio miglior cortometraggio 2009
Durante il frastuono di una partita di calcio di una piccola squadra, i destini di due ladri si incrociano.
Uova di Alessandro Celli - premio miglior cortometraggio 2008
Una bicicletta, qualche acquisto al vicino supermercato, poi il ritorno a casa per preparare li pranzo. Un giorno come un altro.
Meridionali senza filtro di Michele Bia - premio miglior cortometraggio 2007
Tre meridionali che intraprendono un viaggio tragicomico durante il quale si manifesta la loro innata violenza assopita dalla famiglia…
Un inguaribile amore di Giovanni Covini - premio miglior cortometraggio 2006
Un uomo ed una donna parlano della loro vita in comune. Dopo dieci anni di matrimonio le cose non sono andate come pensavano. Ma lo sono ancora lì, con un terzo incomodo letale e silenzioso.
A vivere insieme tutto quello che viene.

Lotta libera di Stefano Viali - premio miglior cortometraggio 2005 (ex aequo)
Due uomini si incontrano ogni domenica in un appartamento vuoto. Attraverso un meccanismo a scatole cinesi scopriamo perché si cercano, ricordano, tentano di recuperare il tempo perduto, sotto la spinta di un erotismo inquieto.
Aria di Claudio Noce - premio miglior cortometraggio 2005 (ex aequo)
È la storia di un bambino di dodici anni al quale viene impedito di vivere da bambino. Sullo sfondo duro di un quartiere come Tor Bella Monaca.
Zinana' di Pippo Mezzapesa - premio miglior cortometraggio 2004 (ex aequo)
Sin da bambino Arcangelo sogna di suonare i piatti nella banda musicale del suo paese. Dopo anni ci riuscirà ma con una piccola frustrazione: "non entrare mai al momento giusto".
Sole di Michele Carrillo - premio miglior cortometraggio 2004 (ex aequo)
Una torrida giornata estiva, in un sud degradato ed irreale, quattro ragazzini incontrano una prostituta di colore. Così una giornata uguale a tante altre, per uno di loro si trasforma in un momento di scoperta e crescita.
Racconto di guerra di Mario Amura - premio miglior cortometraggio 2003 (ex aequo)
Sarajevo 1994. Un gruppo di paramilitari utilizza i bambini senza più famiglia per saccheggiare gli edifici appena bombardati. In cambio li lasciano abitare la vecchia fabbrica. In cambio non li uccidono.
Rosso fango di Paolo Ameli - premio miglior cortometraggio 2003 (ex aequo)
In una battaglia, durante la prima guerra mondiale, un unico soldato inglese, con un unico colpo di fucile avrebbe potuto cambiare le sorti della storia.
Non dire gatto di Giorgio Tirabassi - premio miglior cortometraggio 2002
Due uomini anziani, due mondi diversi, condividono un giardino e la solitudine.
Gavetta di Craig Bell - premio miglior cortometraggio 2001
Un bambino scappa, saltando fuori da un camion, durante un bombardamento. E si rifugia in un luogo protetto. Dove comincia a mangiare da una gavetta.
Monna Lisa di Matteo Delbò - premio miglior cortometraggio 2000
Ignazio, il custode di uno sfasciacarrozze. Vive solo, chiuso dentro quello spazio di rottami d'auto e ferri arrugginiti, innamorato dell'immagine di Monna Lisa. Questo è il suo mondo, la sola verità che conosca. Un giorno il padrone dello sfascio porta lì dentro una ragazza slava per avviarla alla prostituzione. Ignazio dovrà sorvegliarla per qualche giorno, ma alla fine la libera.
Quasi fratelli di Francesco Falaschi - premio miglior cortometraggio 1999
Una giovane donna, prima di sposarsi, va a trovare il nonno in una casa di riposo. Uno scambio di persona e il ritrovamento comunque delle proprie origini.
La matta dei fiori di Rolando Stefanelli - premio miglior cortometraggio 1998
La matta dei fiori s'impossessa di un prato non suo, e lì costruisce un giardino. Da questa piccola gioia non riceverà che la sua parte di pena.
Senza Parole di Antonello De Leo - premio miglior cortometraggio 1997





Il David di Rondi - da ieri a domani ... - videointervista al presidente Rondi





I vincitori del David - video montato da Alessandro Anichini con materiali d'archivio





IL GUSTO E IL CINEMA ITALIANO: RACCONTATI DA LAURA DELLI COLLI
Un video esclusivo dei Premi David di Donatello realizzato da Progetti Mediali. Un piccolo grande viaggio nel Cinema Italiano attraverso una lente particolare: i cibi poveri o sofisticati ai quali i più autorevoli registi del nostro paese hanno consentito di abitare alcune delle loro, spesso memorabili, sequenze.
A farci da brillante e rigorosa guida è Laura Delli Colli, che della significativa relazione tra gusto e cinema italiano (e internazionale) è stata la sapiente apripista. Così, lungo le trame del suo affascinante racconto (concesso in esclusiva all'Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), si dischiudono allo sguardo i sapori antichi e nuovi di una società che muta rapidamente, declinandosi di volta in volta nei toni ironici, drammatici, grotteschi ecc.
Testimoniando in ciò i lineamenti di una presenza materiale e simbolica che non smette di incuriosire e appassionare










LE NOTTI D'ORO 2015 i 32 migliori cortometraggi da tutto il mondo!
Il video promoziale delle Notti d'Oro 2105.

Alla Casa del Cinema di Roma
il 10, 11 e 12 giugno
dalle ore 20:00 (ininterrottamente per 3 ore) programmazione dei migliori cortometraggi premiati dalle Acccademie di cinema di tutto il mondo






Pineschi, vite nel cinema - Ideazione e regia: Giulio Latini, Valerio Varrone, Renato Vitantonio
© 2013 - Progetti Mediali Un viaggio che porta via via a scoprire i caratteri di una storia familiare non poco affascinante dentro la Grande Storia del cinema italiano. E al tempo stesso, un viaggio che si fa occasione di una meditazione sul valore della memoria in un tempo storico schiacciato sulla mera divinizzazione dell'attimo.
Chiudi Frammenti di memoria dell'avventurosa vicenda della famiglia Pineschi che, ad iniziare dal 1907, attraverso le figure di Azeglio (1869-1934) e Lamberto (1874-1929), ha contribuito significativamente alla nascita del cinema italiano anche attraverso una nutrita serie di sorprendenti invenzioni tecniche, a partire dal Fonoteatro (1908): un sistema consistente nella sonorizzazione di un film attraverso la sincronizzazione del cinematografo e del grammofono. Così come al loro nome andrebbe verosimilmente ascritta la storica ripresa aerea del volo compiuto, il 24 aprile 1909, da Wilbur Wright con il suo Flyer "modello 1907" sui cieli di Roma: la prima ripresa cinematografica aerea mai effettuata al mondo; e il primo film in 3D della storia: il "Leonardo da Vinci".
A ricomporre i tasselli di questa storia importante sono, unitamente ai rari e preziosi documenti che si offrono alla visione, le parole appassionate di Pierpaolo Pineschi (1925), nipote di Azeglio che, a sua volta, ha dedicato l'intera vita al cinema, avendo modo di ideare, collaborare e partecipare attivamente a Festival e Rassegne cinematografiche in tutto il mondo tra le quali: la Mostra del Cinema di Venezia (dal '49 agli anni 90), il Festival del Passo Ridotto a Salerno sul finire degli anni '50, gli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento dal '63, il Festival di Taormina, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Festival di Cannes, il Festival di Montréal, il Festival di Berlino, il Festival di Mosca, il Festival di Karlovy Vary, il Festival del Cinema di Punta del Este (Uruguay), il Festival di Mar del Plata (Argentina), l'American Film Market a Los Angeles, il Festival del Cinema di Chicago. Fino ai Premi Vittorio De Sica, Nastri d'Argento e David di Donatello.





una scena inedita di Smetto Quando Voglio





Non rubateci le armi del mestiere
La legge che regolamenta la detenzione e l'uso delle armi a uso scenico, che ne stabilisce i requisiti tecnici e che indica le procedure per il relativo riconoscimento ha sancito norme ritenute irricevibili, da un punto di vista tecnico, dagli esperti del mestiere. Per questo motivo nei giorni scorsi tutti i set di film e fiction del nostro paese che prevedevano l'uso di armi di scena si sono bloccati. Con ingenti perdite.

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